Terre rare, Ucraina e la nuova guerra tecnologica globale
- Adelio Debenedetti
- 15 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Articolo storico a cura di Adelio Debenedetti, autore del romanzo “Il Protocollo Naacal – Codice 211”.

Fonte: Conflict and Environment Observatory (CEOBS) – Ukraine Geological Survey, 2024.
Il minerale è la vera frontiera del potere
Nell’immaginario moderno la guerra riguarda territori e confini. La realtà geoeconomica racconta altro:
il dominio globale passa attraverso il controllo delle catene minerarie critiche come le terre rare in Ucraina
Litio, neodimio, ittrio, europio, terre rare:senza di essi non esistono:
semiconduttori e microchip
batterie e mobilità elettrica
droni, radar e sistemi missilistici
intelligenza artificiale
tecnologie quantistiche
neuro-interfacce operative
La potenza militare e tecnologica dipende sempre più da ciò che si trova sotto i nostri piedi.

Fonte: Visual Capitalist – Rare Earth Metals Production Report, dati USGS 1985-2020.
Ucraina: geologia come geopolitica
Prima del 2022, analisi geologiche ufficiali stimavano che l’Ucraina possedesse:
secondo o terzo potenziale europeo per terre rare (Ucraina)
vasti depositi di litio
manganesio, titanio, zirconio, grafite
giacimenti strategici in Donbass e Dnipropetrovsk
Fonti:• USGS – U.S. Geological Survey (report pre-guerra)• European Raw Materials Alliance (ERMA)
Non solo grano, gas, transito energetico.L’Ucraina è un banco minerario strategico per il XXI secolo.
La nuova guerra industriale
Il conflitto ucraino può essere letto anche come:
guerra di logistica energetica
guerra sul controllo delle filiere minerarie
guerra per l’indipendenza industriale europea
guerra per evitare la supremazia cinese sulle terre rare

Fonte: Statista / U.S. Geological Survey, 2021.
La Cina oggi controlla:
~60% della produzione globale terre rare
~85% della raffinazione mondiale
gran parte della catena downstream tecnologica
L’Occidente cerca contrappesi:gli Stati Uniti con investimenti diretti, l’UE con piani europei di autonomia mineraria.
L’Ucraina emerge così come snodo materiale e strategico.
Dove c’è minerale, c’è intelligence
Ogni filiera critica industriale genera inevitabilmente:
competizione diplomatica
operazioni ibride
guerra economica
sabotaggi e influenze coperte
operazioni di percezione pubblica
Dalla crisi dei microchip taiwanesi alla sicurezza delle supply chain del litio africano, la regola è costante:
chi controlla i materiali, controlla il futuro tecnologico.
Il nodo europeo
L’UE conosce la propria vulnerabilità. Il Critical Raw Materials Act europeo nasce da questa consapevolezza.
Obiettivo dichiarato:ridurre dipendenza esterna e costruire una filiera continentale.
Nel contesto ucraino, questo significa:
sostegno geopolitico
cooperazione industriale
ingresso dell’Ucraina nel mercato europeo delle materie critiche
Non solo solidarietà.Strategia industriale lunga.

Fonte: European Commission – Joint Research Centre (Critical Raw Materials Report 2024).
Connessione con “Il Protocollo Naacal – Codice 211”
Nel romanzo, il file Gateway-X rivela che:
le terre rare ucraine non sono solo risorsa strategica
sono fondamento fisico della nuova interfaccia uomo-macchina
l’estrazione mineraria è collegata a programmi neuro-tecnologici
potenze occidentali e reti clandestine ereditano logiche da Riese → Paperclip → DARPA
La guerra non è più per il territorio, ma per:
energia neurale
infrastrutture cognitive
materiali della percezione tecnologica del mondo
Nel Protocollo Naacal, la geologia diventa metafisica industriale e guerra per la mente.
La storia si ripete, ma con nuovi minerali e nuovi strumenti:
ieri carbone e acciaio, oggi litio e neuro-processori.
Le guerre cambiano nome. Mai la loro ragione.
Vuoi scoprire come queste verità industriali si intrecciano con reti segrete, archivi sotterranei e guerra percettiva?




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