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La Guerra Cognitiva: la nuova frontiera NATO tra neuroscienze e dominio percettivo

Articolo storico a cura di Adelio Debenedetti, autore del romanzo “Il Protocollo Naacal – Codice 211”.


Diagramma gerarchia cognitiva MOD UK 2020 – modello dati-informazione-cognizione, applicato alla guerra percettiva NATO, citato da Adelio Debenedetti Archivio 211.
Gerarchia cognitiva del Ministero della Difesa britannico (MOD): il percorso dal dato alla cognizione, base delle nuove strategie NATO di guerra percettiva

Fonte: UK Ministry of Defence – Cognitive Hierarchy Model, 2020 (open publication).

Dalla Guerra Fredda alla mente come teatro operativo

Per decenni abbiamo pensato alla guerra come dominio fisico:terra, mare, aria, spazio, cyberspazio.

La Guerra cognitiva Nato. Nel 2021 si è ufficializzato un sesto dominio:

la mente umana.

Il nuovo quadro operativo non mira solo a difendere infrastrutture digitali o dati, ma a modellare percezioni, credenze, decisioni e comportamento collettivo.

Non più “conquistare territorio”.Ma orientare la realtà percepita.

Origini storiche del concetto

Le radici della guerra cognitiva affondano in programmi occidentali e sovietici della Guerra Fredda:

  • esperimenti su attenzione e stress adattivo

  • tecniche psicologiche e propaganda scientifica

  • neurotecnologie DARPA

  • progetti psicotronici URSS

  • MK-Ultra, Gateway, Stanford Research Institute

Ma mentre allora queste attività erano coperte dal segreto, oggi emergono in dottrina ufficiale:

Cognitive Warfare – NATO /guerra cognitiva NATO - Innovation Hub, Norfolk (2021).

Si passa da:

“manipolare il nemico”a“modellare il contesto mentale di riferimento sociale”.

Che cosa significa guerra cognitiva

La guerra cognitiva è definita come:

L’uso integrato di tecnologie, media, neuroscienze e IA per influenzare decisioni, percezioni e comportamenti.

Componenti operative:

  • manipolazione informativa avanzata

  • nudging comportamentale e bias engineering

  • neural interface e brain-computer systems

  • social engineering coordinato

  • simulazioni psico-narrative

  • IA generativa per influenza adattiva

Il bersaglio non è più solo il soldato.È l’intera popolazione.

Esperimenti CIA e Stargate Project sulla percezione extrasensoriale e telepatia durante la Guerra Fredda – analisi storica Adelio Debenedetti Archivio 211 – Il Protocollo Naacal.
Esperimenti psichici e percettivi durante la Guerra Fredda. Dalle prime ricerche ESP e telepatia del Progetto Stargate ai protocolli di guerra psicologica dell’intelligence americana.

 Fonte: Wikimedia Commons / War History Online – “Project Stargate” (public domain).

Perché è diversa dalla propaganda tradizionale

La propaganda mira a convincere. La guerra cognitiva mira a far percepire come naturale ciò che conviene a chi la conduce.

Un passaggio chiave:

Rapporto CIA Gateway Process 1983 sincronizzazione emisferica cervello e coscienza – riferimento storico nel romanzo di Adelio Debenedetti Il Protocollo Naacal.
Copertina del documento “Analysis and Assessment of the Gateway Process”, rapporto CIA declassificato nel 2003 sul controllo percettivo e la sincronizzazione emisferica.

Fonte: CIA Reading Room / Wayne M. McDonnell, Lt. Col. U.S. Army (public domain).

Non si combattono idee. Si combatte la capacità di generare idee autonome.

È una guerra sulla funzione cognitiva, non sui contenuti.

Evoluzione tecnologica

Strumenti oggi ufficialmente studiati da governi e centri NATO:

  • neuro-stimolazione e BCI a scopo operativo

  • IA predittiva psicografica

  • realtà estesa e ambienti mentali simulati

  • reti adattive di influenza tramite social

  • modelli cognitivi e memetica strutturata

La scienza comportamentale diventa infrastruttura strategica.

Vulnerabilità della società moderna

In una società digitale:

  • attenzione frammentata

  • ecosistemi informativi polarizzati

  • identità digitali ibride

  • overload cognitivo permanente

l’essere umano diventa il punto debole del sistema.

Non si attacca più il server:si attacca il cervello che lo usa.

Diagramma guerra cognitiva NATO – interazione tra tecnologia, IA e manipolazione percettiva, schema operativo citato da Adelio Debenedetti Il Protocollo Naacal – Codice 211.
Schema concettuale della “Cognitive Warfare” – relazioni operative tra attacchi cognitivi, tecnologie emergenti e vantaggio strategico.

Fonte: Frontiers in Psychology (2023) – “Cognitive Warfare and Information Operations: Conceptual Structure” – licenza open access.

Connessione con “Il Protocollo Naacal – Codice 211”

Nel romanzo, la guerra cognitiva non è il futuro:

È il presente che qualcuno sta già padroneggiando in segreto.

Attraverso:

  • simboli che reagiscono alla percezione

  • segnali neuro-visivi

  • archivi sotterranei e reti storiche

  • influenza percettiva stratificata

  • integrazione tra intelligence, tecnologia e mito operativo

Il Protocollo Naacal mostra l’evoluzione invisibile:dal potere materiale → al potere percettivo → al potere sul significato.

La vera battaglia non è per un territorio, ma per un paradigma mentale.


Chi controlla ciò che vediamo, controlla ciò che siamo.

 
 
 

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